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Visualizzazione dei post con l'etichetta Skandinavia

Heia Vålerenga!

  Dopo così tanti anni ad Oslo, se ti piace camminare, il centro della città lo conosci più o meno tutto. Eppure c’è sempre qualcosa di nuovo... o qualcosa di vecchio che ti fa piacere riscoprire. Domenica scorsa, armata di scarpe da tennis, pantalone comodo e zainetto con capienti borsoni di plastica, sono partita alla volta di quella che doveva essere la raccolta di ciliegie del secolo. E’ bastato tempo di vedere i ciliegi di cui il mio amico Massimo mi aveva tanto parlato e capire che qualcosa non andava: a parte che si trattava di alberi in giardini privati - sono ormai passati anni da quando andavo a rub... ehm... prelevare ciliegie - quelle foglie non mi convincevano. Il tempo di assaggiar la prima e ho capito che non mi sbagliavo: rosse sì, ma agre come un limone acerbo. Massimo non ci voleva credere, così ne abbiamo praticamente assaggiata una per albero beccandoci anche un urlo da un proprietario. Chissà che risate si è fatto quando ha visto la mia espressione dopo aver as...

La parte romantica di Oslo - Damstredet

Venti anni fa arrivavo ad Oslo per la prima volta, al solito curiosa come una scimmia. Mi ha accolto una cittadina molto diversa da quello che mi sarei mai immaginata, fatta di gente spensierata e sorridente. Una città per la sua espansione, un paesone per il numero degli abitanti.  C’è ne sono stati di cambiamenti in questi anni, non tutti positivi a dire il vero... ma di questo ne parleremo un giorno davanti ad un caffè, magari ☕️ Oslo è adesso una città in continuo cambiamento. Ci sono cantieri ovunque! Il disegno è quello di avere una città nuova, moderna, all’avanguardia e direi che ci stiano riuscendo. Il problema è che, in una città così moderna, non è semplicissimo vedere quella che è la Norvegia più bella, quella delle fiabe fatte di casette di legno colorato che paiono quelle delle bambole. Per fortuna, però, rimangono dei piccoli tesori nascosti che ancora emanano il calore della vecchia città, quartieri fuori dalle attrazioni più conosciute. Fuori da quelle che sono...

Sai babbo, qui a sciare ci si va in metropolitana...

Sono una donna che da bambina non è mai andata a sciare. Amavo la neve ma, purtroppo, non abitavo in montagna o vicino a stazioni sciistiche. C'era la settimana bianca che veniva organizzata ogni anno dal Cral dell'Enel con gradi agevolazioni ma io non ero figlia di un dipendente: mio babbo faceva il fornaio e non poteva pensare di mantenere due figlie in settimana bianca. Sono quindi cresciuta senza mai imparare a sciare.  La mia prima volta sugli sci è stata quando ero oramai già all'Università, troppo grande per imparare con facilità. Avevo un moroso che amava fare la settimana bianca e, lavorando, avevo i miei soldini da poter spendere per andare in montagna. Avevo comprato una tuta da sci gialla che pareva sciasse da sola da quanto era bella! Peccato che così non fosse... e la mia prima volta si è trasformata in un incubo. Il primo giorno ho preso il maestro con il gruppo e non ho fatto grandi progressi. Allora, per il giorno seguente, ho prenotato una lezi...

Solar wind dancing for us

"Once upon a time, the Reindeer took a running leap and jumper over the Northern Lights. But he jumper too low, and the long fur of his beautiful flowing tail got singed by the rainbow fires of the aurora.  To this day the reindeer has no tail to speak of. But he is too busy pulling the Important Sleigh to notice what is lost. And he certainly doesn't complain. What's your excuse?" - Vera Nazarian, The Perpetual Calendar of Inspiration

Northern lights dance

Dancing whits the northern lights in Tromsø. It is something incredible, something you must see because nobody is able to to tell you about the emotions you will live when northern lights will start dancing  above  your head. Magic moments in  Northern Norway Elimina commento

Aurora forecast

Queste le previsioni per domani. Io faccio che andrei... (per la serie: almeno l'italiano s allo!)